Brutte notizie arrivo numerosi italiani, il nuovo Decreto Lavoro introdotto una novità che fa riferimento proprio la Naspi, per la quale si teme amorosa addio.
L’attuale squadra di governo in pochi mesi del suo insegnamento ha deciso di portare avanti una lunga serie di cambiamenti che vanno a toccare numerosi capisaldi appartenenti ai diritti italiani, come appunto avviene nel nuovo Decreto Lavoro.
Tutto è cominciato con la di ufficiale reddito di cittadinanza, il quale nel 2024 non sarà più accessibile per gli italiani anche se verrà comunque sostituito da un altro sussidio economico studiato ad hoc per fronteggiare l’emergenza in Italia.allo stesso modo, ecco che adesso è giunto il momento di intervenire sulla Naspi è la notizia che ha fatto il giro dell’Italia, mettendo in discussione un sussidio che è sempre stato uno dei capisaldi dei lavoratori italiani i quali hanno potuto fare accesso poco dopo essere stati licenziati al proprio posto di lavoro in attesa di una nuova occupazione.
Tutto pronto per l’addio alla Naspi?
Come mai per noto la Naspi, nonché Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un indennità mensile di disoccupazione che viene riconosciuta ai lavoratori dipendenti che hanno potuto in volontariamente l’occupazione. Si tratta quindi di un sussidio che accompagnerà il diretto interessato per un lasso di tempo determinato dal periodo della precedente occupazione, in attesa di trovare un nuovo lavoro e quindi una stabilità economica.
Facciamo quindi riferimento a un diritto improrogabile del laboratorio, ma che subirà delle modifiche con l’introduzione del nuovo Decreto Lavoro che fanno riferimento a riforme previdenziali e contrattuali, motivo per cui la naspi non toccherà più ai lavoratori che perdono il lavoro a prescindere dalle cause. L’introduzione della postilla di riferimento determina un vero e proprio addio alla Naspi per alcune determinate categorie.
Cosa cambia per i lavoratori che chiederanno la Naspi?
Secondo quanto reso noto dalla stampa italiana, cambierà così il modo di accesso al contributo Naspi che non sarà più diretto a tutti i lavoratori che indipendentemente vengo licenziati dal lavoro.
A determinare le cause di un mancato ottenimento della Naspi troviamo le assenze ingiustificata dal posto del lavoro, il quale è considerato un vero e proprio illecito civile che rientra nei ranghi del codice civile è regolarizzato dall’articolo 2104. In questo ambito, inoltre, rientrano anche le sospensioni, trasferimento, richiamo verbale, ammonizione scritta, per i quali sarà così impossibile fare accesso diretto alla Naspi. Per ulteriori informazioni, e valutare nel migliore dei modi il vostro caso specifico, il consiglio è sempre quello di fare affidamento agli operatori dello sportello Inps e patronato Caf ferimento che vi potrà seguire durante elaborazione delle pratiche.