Negli ultimi giorni, due tragici eventi hanno riportato all’attenzione il problema delle punture di insetti in Italia.
Un ingegnere ucraino è morto su una spiaggia di Crotone, attaccato da uno sciame di vespe, mentre un pensionato ha perso la vita a Castiglione d’Orcia dopo essere stato aggredito da calabroni.
Entrambi erano allergici alle punture di questi imenotteri, un’allergia che colpisce due italiani su cento.
Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima), collega l’aumento degli episodi di punture alla crescita delle temperature che rendono gli insetti più irritabili e aggressivi.
Queste misure preventive possono aiutare a ridurre significativamente il rischio associato alle punture degli insetti durante i mesi più caldi dell’anno o quando si visita un ambiente naturale ricco di vegetazione.
La conoscenza delle specie presenti nel proprio territorio e la comprensione dei comportamenti da adottare in caso di incontro con questi animali sono fondamentali per garantire una convivenza sicura tra uomo e natura.
Punture di insetti: differenze e precauzioni
Per ridurre il rischio di essere punto dagli insetti ci sono diverse strategie: indossare abiti chiari a manica lunga e pantaloni lunghi quando si è all’aperto; limitare l’uso dei profumi; portare sempre con sé pinzette per rimuovere eventuali zecche; applicare creme antistaminiche o al cortisone in caso di gonfiori importanti; mantenere chiusi i finestrini dell’auto durante i viaggi.
Le zecche, pur non essendo insetti ma aracnidi, rappresentano un’altra minaccia per l’uomo soprattutto in aree ricche di vegetazione. Possono trasmettere malattie come la borreliosi di Lyme e l’ehrlichiosi. Gli esperti consigliano precauzioni come coprire braccia e gambe e utilizzare repellenti specifici per evitare le loro punture.
La zanzara tigre (Aedes albopictus) è nota per trasmettere virus potenzialmente letali come dengue, chikungunya e febbre gialla. La Sima suggerisce azioni preventive quali eliminare accumuli d’acqua dove queste zanzare possono proliferare ed utilizzare repellenti per ridurre il rischio di punture.
Api, vespe e calabroni sono spesso causa di reazioni locali intense a causa del veleno iniettato con la loro puntura. Le vespe sono particolarmente aggressive; si raccomanda cautela nell’allontanarsi da questi insetti senza fare movimenti bruschi che possano provocarne l’aggressione.